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Published: August 27, 2020
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Altre materie • Piante e Semi
La Terra: che avventura affascinante. Questa sfera di roccia che naviga attraverso il cosmo, e che noi chiamiamo casa, dà vita ad innumerevoli organismi unici, dai titanici abitanti degli oceani ai microscopici elementi del terreno. Fra queste forme di vita, Madre Natura ha generato un pantheon di piante e funghi enteogenici, che aggiungono ancora più mistero alla nostra esistenza.
Queste erbe, alberi, cactus e funghi si differenziano ampiamente dagli altri appartenenti ai loro regni. Essi infatti fabbricano molecole che catapultano la mente in altre dimensioni, stimolano il sistema nervoso e immergono chi li consuma in stati di euforia. Gli umani hanno utilizzato queste sostanze sacre fin dall'antichità per accedere a stati di coscienza alterati, per scopi cerimoniali, religiosi e anche ricreativi.
Date un'occhiata alle 10 principali piante sacre del mondo e scoprite il cocktail chimico che la natura ha da offrirci.
Per i più un'erba culinaria, il basilico possiede uno status sacro nella religione Indù. Il basilico dolce (Ocimum basilicum) apporta aromi e gusti deliziosi a zuppe, insalate e ricette di pasta, mentre il basilico sacro (Ocimum sanctum) è oggetto di venerazione e preghiere in India ed altrove. Antichi testi Indù affermano che Krishna avesse benedetto la dea Vrinda, protettrice della sacra terra di Vrindavan, facendole prendere la forma e le sembianze di una pianta di basilico. Milioni di Indù in tutto il mondo venerano quotidianamente questa specie vegetale, tenendone anche nelle loro case. Anche se il basilico non induce uno stato di coscienza alterato, occupa di certo nel mondo un posto speciale e sacro.
Nel mondo moderno, il tabacco è associato con le sigarette, bastoncini che provocano forte dipendenza e riducono sì lo stress, ma al prezzo di gravi conseguenze per la salute. In antiche culture però, il tabacco ha svolto un ruolo molto più sacro e venerato. I Nativi americani vedevano il tabacco come un dono del creatore e fumavano la sostanza nel corso di cerimonie prestigiose come accordi commerciali e trattati di pace. Noto col nome di mapacho in alcune parti dell'Amazzonia, le culture indigene usano il tabacco durante le cerimonie di ayahuasca per mantenere saldi e stimolare i partecipanti. Sciamani e guaritori usano la pianta per eliminare le energie negative e fissare le intenzioni prima dei viaggi psichedelici.
La Jurema preta (Mimosa tenuiflora) contiene uno degli allucinogeni più potenti sulla Terra, la DMT. Originario della regione nordorientale del Brasile, quest'arbusto perenne contiene nelle sue radici all'incirca l'1–1,7% della così chiamata “molecola dello spirito”. Gruppi indigeni di quella stessa regione del Brasile usavano questa specie per preparare una bevanda simile all'ayahuasca, chiamata jurema. La pianta serve come fonte di DMT, ma deve essere combinata ad altre piante che contengono IMAO per impedire all'organismo di decomporre la molecola prima che questa arrivi al cervello. La miscela spedisce chi la consuma in un'intensa e prolungata esperienza psichedelica.
Nota col nome latino di Peganum harmala, quest'erbacea perenne prospera nei deserti temperati e nelle regioni mediterranee di Marocco, Spagna e Italia, fino a Daghestan e Yemen. L'arbusto produce bei fiori a cinque petali, e appare nella farmacopea delle pratiche popolari di Africa e Medio Oriente. I semi di ruta siriana contengono gli alcaloidi armalina, armina e harman. Queste sostanze chimiche agiscono bloccando le monoammino ossidasi, enzimi presenti nell'intestino che metabolizzano rapidamente la DMT. Inibire questa reazione assicura il passaggio della DMT verso il flusso sanguigno e il cervello. Anche se la ruta siriana non provoca da sola effetti psicoattivi, svolge una funzione chiave come ingrediente di bevande allucinogene.
I funghi allucinogeni contengono l'allucinogeno psilocibina. Se ingerita, la psilocibina si scompone in una molecola potente, chiamata psilocina. Questi funghi psichedelici si trovano in tutto il mondo, dalle profondità dell'Amazzonia alle pittoresche brughiere inglesi. Una diffusione tanto ampia significa che gli umani hanno interagito con queste specie per millenni. Hanno ispirato l'arte paleolitica in Africa ed Europa centrale, e svolto un ruolo fondamentale nei riti religiosi degli Aztechi, presso i quali erano considerati divini. La psilocibina trasporta chi la consuma in profondi viaggi introspettivi dentro la psiche, caratterizzati da distorsioni visive e confronto emotivo.
Lo yopo (Anadenanthera peregrina) è originario della regione dei Caraibi e del Sud America. Quest'albero perenne raggiunge i 20 metri d'altezza e si difende con spine aguzze che protrudono dalla corteccia. Le popolazioni native del Sud America usano quest'albero psichedelico nel corso di cerimonie e rituali per indurre uno stato di coscienza alterato. Questa specie contiene DMT nei frutti, nei chicchi, nei baccelli e nella corteccia, e 5-MeO-DMT nella corteccia e nei chicchi. Le prove indicano che le popolazioni native abbiano usato per millenni pipe d'osso per fumare i semi di yopo.
La Salvia divinorum figura tra le piante allucinogene più potenti del pianeta. Cresce nelle foreste pluviali della Sierra Mazateca in Messico, dove prospera in condizioni umide e ombreggiate. Le foglie di questa specie contengono una sostanza chimica assolutamente unica, chiamata salvinorina A. Questa molecola si lega ai recettori degli oppioidi e catapulta chi la consuma in una dimensione alternativa, vorticosa, disorientante e talvolta terrificante. Tradizionalmente, gli sciamani Mazatechi usavano la pianta per indurre stati alterati di coscienza nel corso di rituali. Le foglie generano i loro effetti se masticate o bevute in infusione.
Il cactus peyote (Lophophora williamsii), liscio e privo di spine, cresce lentamente nei deserti del Messico e del sud del Texas. Questo cactus a forma di cupola forma delle aggregazioni compatte, di colore azzurro-verde. La specie produce circa 50 differenti alcaloidi, compreso il potente psichedelico mescalina. La parola peyote deriva dall'azteco “peyote”, che si traduce come “messaggero divino”. Il cactus costituisce una delle quattro divinità principali della cultura americana Wixarica, presso cui è impiegata come sacramento visionario.
Il giglio d'acqua loto blu (Nymphaea caerulea) cresce lungo il Nilo e in altre parti dell'Africa orientale. Questi bei fiori bianchi o blu pallido svolgevano un ruolo importante nella civiltà dell'Antico Egitto. Antiche pitture della regione raffigurano questa specie in scene di celebrazioni e rituali, nel corso dei quali veniva probabilmente usata per i suoi effetti profondamente rilassanti. La pianta contiene l'alcaloide psicoattivo aporfina, che agisce sul sistema della dopamina.
La pianta psicoattiva più popolare del pianeta, con milioni di persone che attualmente consumano cannabis quotidianamente per indurre euforia, rilassamento e profonde meditazioni filosofiche. L'umanità ha fatto uso di quest'erba per migliaia di anni per venerare gli dei, favorire il benessere e perfino per fabbricare corde e carta. In Afghanistan, certe culture hanno creato forme di hashish crudo per godere di livelli di THC più elevati, mentre popolazioni del subcontinente indiano bevevano il bhang, bevanda infusa di cannabis, almeno fin dal 1000 a.C. Più di recente, la cannabis ha svolto un ruolo sacro nella religione Rastafari, in cui i praticanti usano l'erba per creare connessioni divine.