La Fase di Fioritura della Cannabis

La fioritura è quella fase del processo di sviluppo di una pianta che tutti i coltivatori attendono con estrema ansia. Durante questa fase di crescita le piante di Cannabis impiegano tutte le loro energie per produrre grandi cime, da ricoprire con abbondante resina.

In natura, ovvero nelle coltivazioni outdoor, la fioritura viene innescata dal cambio di stagione, verso fine estate/inizio autunno (ad eccezione delle varietà autofiorenti con discendenza Ruderalis). Con il passare dell'estate, le ore di luce diminuiscono e le piante di Cannabis ricevono un chiaro messaggio: la propria vita sta volgendo al termine. Queste variazioni esterne innescano una risposta naturale di sopravvivenza, ovvero le piante sentono la necessità di riprodursi per garantire la continuità della propria specie.

Durante la fase di fioritura, le piante di Cannabis di sesso femminile concentrano le proprie forze nella formazione delle cime, nella speranza di poter ricevere un po' di polline, con il quale produrre semi. Questo polline viene diffuso da piante di Cannabis di sesso maschile, anch'esso prodotto nella loro fase di fioritura. Quando, però, si vuole evitare questo processo d'impollinazione (sempre che l'obiettivo non sia proprio quello di ottenere semi di marijuana), è necessario spostare le piante maschio in un'altra stanza/zona. In questo modo le piante femmina saranno più propense a sviluppare cime di grandi dimensioni, spinte dal desiderio di ricevere almeno un po' di polline per la loro fecondazione.

Molti di voi avranno comunque notato che in questa fase di sviluppo le piante di Cannabis tendono ancora a produrre numerose ramificazioni e foglie, il che le porta ad assumere strutture molto simili a quelle di un albero di Natale. Questo è dovuto a due principali ragioni: in primo luogo, i rami sono necessari per sostenere il peso delle cime e, in secondo luogo, l'aumento della superficie fogliare complessiva permette alle piante di ricevere più luce e, quindi, di produrre più energia da convogliare nella produzione dei fiori.

La fase di fioritura può essere perfettamente controllata nelle coltivazioni indoor, dove si possono ricreare artificialmente tutti i parametri richiesti. Quando le piante di marijuana sono sufficientemente sviluppate da essere passate a fioritura, il fotoperiodo dev'essere modificato, con il fine di simulare il cambio di stagione. Ad esempio, supponiamo di avere una Grow Room in cui le piante sono sottoposte ad un fotoperiodo di 18/6, in fase di crescita vegetativa. Cambiandolo a 12 ore di luce e 12 di buio, le piante iniziano ad avviare un nuovo processo di sviluppo, in cui tutte le energie verranno dedicate alla fase finale di riproduzione.

La luce nella fase di fioritura

Come abbiamo appena accennato, nella fase di fioritura le piante di Cannabis ricevono 12 ore di luce e 12 di buio. È infatti necessaria questa variazione luminosa per innescare e mantenere la fioritura delle piante.

L'ideale sarebbe disporre di lampade HID con banda luminosa di colore rosso-arancione. Questa banda innesca una fioritura molto vigorosa (per maggiori informazioni, date un'occhiata al nostro articolo sulle bande di colore). Infatti, le lampade HID emettono un'intensità luminosa ideale per la fioritura delle piante di Cannabis.

Sostanze nutritive nella fase di fioritura

Durante la fase di fioritura le piante di Cannabis richiedono meno azoto e più potassio e fosforo. Esattamente come nelle precedenti fasi di sviluppo, la Cannabis ha ancora bisogno di tutti e tre gli elementi, ma nella fase di fioritura le piante consumano maggiori quantità di potassio e di fosforo e minori di azoto.