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Published: March 20, 2023
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E se ti dicessimo che è possibile produrre THC modificando geneticamente il lievito? Sì, hai letto bene.
Sembra qualcosa che potrebbe accadere in un lontano futuro, ma nel 2015 un gruppo di scienziati è riuscito a produrre il tanto amato THC utilizzando un ingrediente comune del pane e della birra: il lievito! Questo è un entusiasmante progresso della scienza, ma ora non correre a cercare il lievito nell’armadio della tua cucina.
Sebbene sia possibile ottenerlo con la manipolazione genetica, per il momento è ancora meglio procurarsi il THC dalla pianta di cannabis.
Allora, come è successo? Tutto è iniziato da un gruppo di ricercatori della Technical University di Dortmund, in Germania, e dalla loro curiosità sui geni responsabili della produzione del THC. Questi scienziati hanno pensato di ingegnerizzare i geni del THC nel lievito ed ora ritengono che questo metodo possa essere applicato anche per creare CBD dal lievito, anche se richiederà ulteriori ricerche.
Molti altri scienziati hanno immediatamente iniziato ricerche simili in Inghilterra ed in Canada. I risultati dei nuovi studi sono stati ancora più affascinanti. Questo percorso di ricerca è particolarmente promettente perché, con il progresso della legislazione sulla cannabis in tutto il mondo, la domanda di THC ed altri cannabinoidi probabilmente aumenterà rapidamente, anzi, è già aumentata.
La possibilità di produrre THC in modi diversi e più efficienti potrebbe quindi aprire molti nuovi spazi.
In poche parole, i ricercatori hanno manipolato il processo metabolico del lievito. Invece di trasformare lo zucchero in alcol, come fa naturalmente il lievito, questa modifica genetica permette di convertire quello zucchero in THC. L’obiettivo è stato raggiunto inserendo i geni della pianta di cannabis nel lievito.
I ricercatori hanno avuto l’idea di incorporare più di una dozzina di geni della cannabis nel lievito. Questi geni erano stati identificati come i responsabili della produzione di THC all’interno della pianta di cannabis.
Purtroppo, questo procedimento è molto complesso e non può essere realizzato in una cucina. La modificazione genetica era già molto avanzata nel 2015 e lo è ancora di più adesso. Quindi possiamo aspettarci altre scoperte come questa in futuro.
Il THC prodotto dal lievito è ancora in fase di ricerca e test, ma gli esperti stanno già ipotizzando alcune applicazioni di questo metodo. Per prima cosa, se il processo viene perfezionato, potrebbe diventare l’opzione più economica per ottenere il THC. Questo lo renderebbe più accessibile a chi ne ha bisogno. I produttori potrebbero rendere disponibili quantità elevate di THC a costi bassi, avvantaggiando chi lo utilizza per scopi medici. Oppure, questo metodo potrebbe semplicemente essere brevettato ed usato per realizzare grandi profitti.
Il lievito è promettente perché richiede molte meno risorse per iniziare a metabolizzare e produrre THC rispetto alle piante. Le piante di cannabis richiedono luce, nutrienti e mesi di vita. Il lievito richiede molto meno per produrre la stessa quantità di THC. In definitiva, potrebbe essere un metodo di produzione più efficiente.
Il lievito può potenzialmente essere modificato per creare altri composti. Molte sostanze chimiche essenziali sono già prodotte utilizzando il lievito. Ad esempio l’insulina, l’ormone umano della crescita, e persino la morfina.
La possibilità di modificare il lievito per produrre molti tipi di sostanze utili offre agli scienziati motivo di percorrere questo filone di ricerca con ottimismo. Il lievito modificato è un mezzo economico ed efficiente per produrre grandi quantità di composti la cui produzione risulterebbe altrimenti più complessa, costosa o dispendiosa in termini di tempo.
Risposta rapida: no. Anzitutto, il lievito non è combustibile. Quando viene riscaldato, a partire da circa 48°C inizierà a morire lentamente, ma inesorabilmente.
In questo caso, il THC deve essere estratto con un procedimento tecnologico. Inoltre, questo THC non è contenuto nella materia vegetale o nei tricomi come il THC della pianta di cannabis, ma deve essere elaborato in modo speciale per essere utilizzato dall’uomo.
In effetti, i risultati attuali sono promettenti. Se i nuovi studi avranno successo, il THC prodotto dal lievito potrebbe essere la prossima grande novità, in particolare per scopi terapeutici. Data la rapida evoluzione tecnologica, probabilmente emergeranno altri sviluppi come questo.
Per il momento, le piante di cannabis sono qui per restare. Hanno aromi, profili terpenici e sapori che non si trovano da nessun’altra parte. Restano la classica fonte di THC per gli appassionati di tutto il mondo, e probabilmente lo resteranno ancora per molto!
Anche se la produzione di THC dal lievito ha un grande potenziale, per il momento è meglio usare i metodi di coltivazione convenzionali. Hanno dimostrato di essere efficaci da millenni e, come dice il proverbio, “squadra che vince non si cambia!”.
In breve, non buttare ancora via i tuoi vasi, perché ne avrai bisogno.