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Published: March 15, 2017
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Informazioni Cannabis
In alcuni casi un gran deterrente che dissuade dal fumare o ingerire erba in ogni sua forma, è che i metaboliti della marijuana restano nell'organismo molto a lungo anche dopo che gli effetti sono svaniti. In effetti, tra tutte le sostanze "illecite", o più nello specifico, quelle di livello "Schedule I", la marijuana è quella tracciabile più a lungo - fino a due mesi dopo il suo consumo.
Il modo più comune di testare un individuo per l'uso di droga è analizzarne le urine - ma esistono anche test che possono essere effettuati su capelli, sangue e saliva.
Il test antidroga sulle urine è più economico ed ha una capacità di rintracciamento più lunga rispetto a quello sulla saliva.
Purtroppo, la risposta a questa domanda è che non esiste un'insieme di regole specifiche per stabilire per quanto tempo dopo aver fumato l'ultimo spinello, o mangiato l'ultimo brownie alla ganja, il consumo d'erba sarà individuabile tramite test antidroga.
Un test sulle urine può mostrare l'utilizzo di cannabis entro le 2-5 ore dopo aver consumato marijuana.
Un test sulla saliva mostrerà l'uso di THC entro un'ora dal consumo, ma mostra risultati positivi anche per le successive 12 ore. Il test sui capelli mostra l'uso di THC fino a circa una settimana dopo il consumo, e può mostrare risultati positivi fino a 90 giorni.
Esistono diversi fattori, oltre alla frequenza di utilizzo, per determinare se i metaboliti della marijuana saranno individuabili nell'organismo. Ciò include il peso corporeo, la percentuale di massa grassa, e la quantità consumata l'ultima volta.
Ad ogni modo, di seguito mostriamo alcune regole generali:
- Un utente che consuma erba una tantum può risultare positivo ai test fino a 1-6 giorni dopo l'uso.
- Un utente con un consumo medio può risultare positivo fino ai 7-13 giorni dopo l'uso.
- Un utente frequente può risultare positivo per oltre 15 giorni.
- Un forte consumatore può risultare positivo per 30 giorni ed oltre.
- Alcuni pesanti consumatori d'erba hanno dichiarato di risultare positivi fino a 90 giorni dopo l'ultimo utilizzo.
Il modo più affidabile per scoprire se si risulta positivi (prima di un test ufficiale) è testarsi da soli.
I test delle urine, a cui si sottopone la maggior parte delle persone, non testano direttamente i livelli di THC. Infatti, sono progettati per individuare la presenza di una sostanza chimica chiamata THC-COOH o 9-carboxy-THC. La secrezione di 9-carboxy-THC da parte dell'organismo è inoltre influenzata dal metabolismo, dalla percentuale di grasso corporeo, e regolata da alimentazione e stress.
Quando consumate cannabis, il THC entra nel flusso sanguigno ed è metabolizzato e scomposto in nuove sostanze chimiche. I test delle urine sono progettati per individuare il 9-carboxy-THC, perché esso è presente solo se è stata consumata della cannabis.
Gli screening antidroga hanno anche un limite nella misurazione dei livelli di THC nell'organismo. In genere, tutte le quantità oltre i 50 nanogrammi per millilitro determinano risultati positivi al test.