Alcuni ricercatori hanno condotto uno studio sulla salute a lungo termine di 216 consumatori di Cannabis terapeutica affetti da dolori cronici non relazionati a forme tumorali, comparando i risultati con un altro gruppo non facente uso di Cannabis. I partecipanti che assumevano Cannabis erano soliti usare una dose giornaliera standardizzata di un'erba con una potenza del 12,5% di THC. Fumando o vaporizzando questa dose di marijuana, i partecipanti sono arrivati a consumare circa 2,5 grammi al giorno.

http://www.jpain.org/article/S1526-5900%2815%2900837-8/pdf

Dopo un anno, confrontando i dati ottenuti, i ricercatori hanno concluso che il consumo giornaliero di Cannabis non ha mostrato "alcuna conseguenza grave nei partecipanti". I ricercatori, infatti, non hanno trovato significative differenze tra gli esami del sangue, le capacità cognitive o le funzioni polmonari dei consumatori e non-consumatori di Cannabis . Alcuni partecipanti hanno comunque segnalato "lievi" effetti collaterali, come vertigini o leggere paranoie occasionali. Tuttavia, i ricercatori hanno definito questi effetti secondari come di "lieve e moderata entità", evidenziando che effetti collaterali di questi tipo (o anche più gravi) si possono manifestare anche con l'uso di farmaci antidolorifici da prescrizione.

Oltre a questi risultati, i consumatori di Cannabis hanno anche mostrato meno percezione del dolore, ansia, depressione e fatica rispetto al gruppo di controllo.

Gli autori dello studio hanno concluso che: "Tenendo sotto controllo la qualità e le proprietà della Cannabis, in un programma terapeutico monitorato per più di un anno, attraverso la somministrazione di marijuana a un gruppo di pazienti, è emerso che si tratta di una sostanza ragionevolmente sicura da assumere".

Una ricerca dai risvolti estremamente significativi. Uno dei primi studi a lungo termine dedicati alla valutazione sia delle implicazioni che dell'efficacia della Cannabis terapeutica nel trattamento dei dolori (ricerca realizzata su esseri umani e non su cavie da laboratorio). Ciò potrebbe servire da scintilla per innescare altre ricerche cliniche in campo medico, con il fine di approfondire ulteriormente questi risultati. Ancora una volta la scienza sta dimostrando come la Cannabis non possa più essere ignorata. Le applicazioni terapeutiche sono reali ed efficaci.