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Published: November 29, 2016
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Coltivazione di cannabis
Esistono due modi di coltivare Cannabis: piantare un seme o far radicare una porzione di ramo di una pianta madre, la cosiddetta "talea" o "clone". Tuttavia, i semi offrono alcuni interessanti vantaggi rispetto alle talee. Ecco le ragioni.
Un piantino che fuoriesce da un seme tende a sviluppare un imponente apparato radicale a fittone capace di penetrare negli strati più profondi del substrato. Questa lunga radice ha il compito di trasportare acqua e, con lei, tutte le sostanze nutritive necessarie per la corretta crescita della pianta. Quando si coltiva all'aria aperta, questa caratteristica è fondamentale, soprattutto se le condizioni ambientali sono calde e asciutte. Le radici dei cloni, invece, tendono a svilupparsi lateralmente, senza raggiungere la stessa capacità d'assorbimento di una radice a fittone. Pertanto, un clone tende ad essere più debole della sua pianta madre.
Quando si concima un clone, bisogna procedere con estrema cautela. Una talea, infatti, non possiede ancora un apparato radicale ben sviluppato e, di conseguenza, richiede condizioni ambientali ottimali e minuziosamente controllate per poter crescere correttamente.
La composizione genetica di una varietà di Cannabis dev'essere scelta a seconda dell'ambiente in cui verrà coltivata, con il fine di ottenere i migliori risultati. Quando si acquistano semi da una banca del seme affidabile e competente, i coltivatori possono scegliere determinate varietà con tratti specifici, adatti ai più diversi ambienti colturali. Le banche del seme riportano tutte le informazioni su rese, qualità, contenuto THC/CBD, altezza ecc. In questo modo, l'acquirente può scegliere tra centinaia di varietà, selezionando quella più adatta alle proprie esigenze e condizioni. I cloni, invece, sono più difficili da trovare. Si possono acquistare su negozi online o da amici e conoscenti, ma la scelta della varietà si riduce drasticamente.
Acquistare semi da un rivenditore online di semi di marijuana è, di solito, sicuro e garantisce una certa riservatezza, molto apprezzata dai coltivatori. I cloni, invece, non condividono le stesse garanzie. Prima di tutto, chi vende o regala una talea verrà inevitabilmente a conoscenza delle intenzioni del destinatario. Inoltre, un clone è più ingombrante e può essere facilmente scovato, mentre i semi, anche in grandi quantità, si possono trasportare in una tasca senza destare alcuna attenzione.
Le prime varietà autofiorenti lanciate sul mercato non offrivano ancora la stessa potenza e qualità delle normali varietà fotoperiodiche. Tuttavia, i tempi sono cambiati e le incredibili scoperte scientifiche nel campo dell'ibridazione hanno permesso di creare varietà autofiorenti eccezionali, molto interessanti da diversi punti di vista.
Detto ciò, sconsigliamo vivamente di clonare una pianta autofiorente. Il ciclo di vita di una madre autofiorente è già scritto nella sua stessa genetica e il suo sviluppo rientra in un preciso arco di tempo (dalla semina al raccolto). Questo orologio interno viene trasmesso anche alle talee. Quindi, se da una pianta madre autofiorente, con ciclo di vita di 90 giorni, vengono prelevati cloni dopo 40 giorni dalla sua germinazione, le talee ottenute avranno solo più 50 giorni di sviluppo per produrre un'unica e misera cima. È per questo motivo che le talee vengono prelevate solo da piante madri fotoperiodiche, in quanto la loro fioritura può essere gestita dal coltivatore, variando semplicemente le ore di luce (senza dipendere da un orologio biologico prefissato dalla loro stessa genetica).
Se una pianta madre ha problemi di parassiti, virus o malattie, questi verranno inevitabilmente trasferiti anche nei cloni. Inoltre, un clone, per quanto sano e forte sia, rischia di entrare in contatto con agenti contaminanti e parassiti, come il ragnetto rosso, durante il suo trasporto. Invece, con i semi di Cannabis il coltivatore è sempre sicuro di "partire da zero".
Trovate quello più adatto alle vostre preferenze! I semi della stessa varietà di Cannabis mostrano caratteristiche di crescita, odori ed effetti simili a quelli della madre, ma non del tutto identici. In poche parole, ogni singolo seme ha la capacità di esprimere un fenotipo a sé stante. Vi sarà già successo di pensare ad un vecchio e speciale fenotipo coltivato in passato ed essere invasi da forti emozioni. Ebbene, in questo caso, sì che bisognerebbe procedere alla clonazione, per poter così conservare i fenotipi più speciali.
I semi si conservano a lungo in un luogo fresco, asciutto e privo di luce. Se si vogliono conservare per più tempo, è consigliabile non superare livelli d'umidità del 9%. In questo caso, l'ideale sarebbe metterli sotto vuoto. I cloni, invece, non possono essere conservati come i semi, in quando organismi vivi in fase di sviluppo incapaci di sopravvivere senza le opportune cure colturali.