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Published: July 7, 2016
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Coltivazione di cannabis
Se volete ricreare tutti i parametri ambientali presenti in natura, dovete prima di tutto considerare alcuni importanti fattori. Per delineare le diverse condizioni da riprodurre all'interno di una coltivazione indoor, bisogna pensare a ciò di cui ha bisogno una pianta, ovvero sole, aria fresca, terra dove crescere e un apporto regolare d'acqua.
Tuttavia, molti coltivatori tendono a trascurare l'interazione tra temperatura e umidità, concentrandosi esclusivamente sulla temperatura. L'umidità, infatti, è un parametro molto importante nello sviluppo delle piante, soprattutto in determinate fasi della loro crescita. L'umidità è la quantità di vapore acqueo presente nell'aria, espressa in percentuale. Questi valori devono oscillare in una coltivazione indoor, esattamente come accade in natura.
Un'umidità ridotta significa che il terreno è sottoposto ad un tasso d'evaporazione maggiore. L'apparato radicale di un giovane piantino è poco sviluppato e, quindi, richiede un apporto d'acqua esterno, da assorbire sotto forma di vapore acqueo attraverso le foglie. Potremmo quasi considerarlo come una concimazione fogliare costante, grazie alla quale le piante possono crescere in un ambiente con tassi d'umidità elevati. L'obiettivo è quello di mantenere una percentuale di circa il 70%. Infatti, i piantini e i cloni prediligono i tassi d'umidità prossimi al 60-70%, da ridurre progressivamente al 40% man mano che si avvicina la fase di fioritura. La riduzione dev'essere graduale, in modo da consentire alle piante una transazione il più naturale e fluida possibile, ricreando le variazioni naturali d'umidità tra primavera ed estate.
Una volta che le radici si sono sviluppate correttamente nella fase di crescita vegetativa, possiamo ridurre i livelli d'umidità presenti nella nostra coltivazione indoor. Ciò è dovuto al fatto che le piante tendono ad assimilare meglio le sostanze nutritive attraverso le radici. Inoltre, la presenza di vapore acqueo nell'aria circostante potrebbe causare problemi di muffa in fase di fioritura. Le Grow Room che non dispongono di adeguati sistemi di ventilazioni tendono a mantenere temperature alte, anche nella fase notturna, quando le luci sono spente. Ciò aumenta inevitabilmente il vapore acqueo dell'aria che potrebbe accumularsi sulle cime sotto forma di minuscole goccioline. Il nostro obiettivo, quindi, è quello di mantenere i livelli di umidità su valori prossimi al 50%, evitando di superare o scendere sotto valori del 40% nelle ultime 5 settimane di fioritura.
Esistono alcuni metodi "old-school" usati da molti coltivatori hobbistici, come quello di spruzzare acqua sui pavimenti e sulle pareti della Grow Room. Oppure, collocando semplicemente un asciugamano bagnato nelle vicinanze della stanza di coltivazione, in modo da aumentare il vapore acqueo dell'aria circostante. Un ulteriore metodo può essere quello di aggiungere un vassoio d'acqua nella Grow Room e lasciare che questa evapori lentamente. Se invece avete bisogno di tassi d'umidità più regolari e precisi, allora dovrete comprarvi un deumidificatore. Questi utili dispositivi sono in grado di trasformare l'acqua in vapore acqueo, consentendo di apportare l'umidità desiderata all'interno della coltivazione indoor.
Il miglior sistema per mantenere bassa l'umidità all'interno di una Grow Room è quello di eliminare tutta l'aria calda. In questo caso, il nostro obiettivo è quello di mantenere costante il flusso d'aria fresca ed ossigenata, aspirando con l'estrattore maggiori quantità d'aria calda rispetto a quella eliminata in fase di crescita vegetativa. Tuttavia, è più facile a dirsi che a farsi, in quando dipende molto dall'umidità esterna e non sempre le concentrazioni di vapore acqueo presenti nell'aria in entrata sono sufficientemente basse da ridurre i tassi d'umidità della Grow Room. Anche in questo caso, dovrete usare un deumidificatore che, a differenza del precedente caso, dovrà eliminare vapore acqueo dall'aria circostante. Con il passare del tempo, il deposito del deumidificatore si riempirà d'acqua che dovrete rimuovere dalla stanza di coltivazione ed eliminare, in modo da consentire al dispositivo di continuare a convertire il vapore acqueo dell'aria in acqua.