Easy Germination

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Cannabis Propagator

Miniserra Cannabis Propagator

Disconoscimento

Zativo si rivolge ai soli clienti privati, e non rifornisce i coltivatori commerciali o industriali con grandi quantità di semi di cannabis. Se abbiamo ragione di sospettare che i semi ordinati sono destinati alla coltivazione di cannabis su una scala maggiore dell'uso privato, ci riserviamo il diritto di respingere tale specifico ordine. 

Cimatura e Potatura di Riforma

Potare le piante di Cannabis con l'obiettivo di dare forma alla loro struttura consente di gestire meglio le potenziali ramificazioni da cui si svilupperanno le cime, riuscendo così ad aumentare la resa produttiva finale. Questo processo non ha nulla a che vedere con un normale diradamento.

Il procedimento per realizzare correttamente una potatura di riforma per aumentare la resa finale è piuttosto semplice. Avete mai sentito parlare della creatura mitologica greca chiamata Idra? La leggenda descrive questo essere come un serpente a più teste che aveva la capacità di raddoppiare queste ultime laddove ne veniva tagliata una. Questo tipo di potatura della Cannabis segue lo stesso principio, ovvero tagliando un ramo si stimola la crescita di due nuove ramificazioni che prenderanno il posto della porzione asportata (se il taglio viene eseguito correttamente). Questa tecnica consente di ottenere rese superiori, soprattutto in quelle varietà geneticamente predisposte.

Per realizzare correttamente questo tipo di potatura, si devono utilizzare strumenti affilati o lamette sterili e tagliare le ramificazioni selezionate con un angolo di 45 gradi. Ad ogni taglio realizzato correttamente, si otterranno due nuovi getti pronti a prendere il posto della parte asportata. Tale procedimento si può realizzare più volte sulla stessa ramificazione principale, in modo da ottenere dalle 2 alle 8 cime apicali. Bisogna però sapere che il buon risultato di questa tecnica dipende, in gran parte, dalla varietà di Cannabis che si decide potare. Infatti, ogni varietà dimostra una diversa capacità genetica di suddividere le proprie ramificazioni in risposta ad un eventuale taglio. Per cui, esistono genetiche su cui una potatura di riforma potrebbe fare più male che bene.

Inoltre, è importante sapere che le piante di Cannabis hanno bisogno di almeno un 50% del loro fogliame per poter sopravvivere, per cui una potatura troppo aggressiva potrebbe portare facilmente alla loro morte.

Questa tecnica di potatura può essere applicata con ottimi risultati sulle varietà Sativa, consentendo ai coltivatori di controllarne le dimensioni e, allo stesso tempo, ottenere abbondanti rese produttive. Normalmente, una Sativa tende a raggiungere altezze torreggianti, ma sotto la mano esperta di un potatore professionista si può plasmare la sua crescita, in modo da ottenere strutture più cespugliose e dimensioni più contenute (ideale per rispettare le superfici limitate di alcune coltivazioni indoor). L'importante è ricordare che ogni varietà risponde in modo diverso alla potatura, mostrando una più o meno spiccata capacità genetica di generare nuove ramificazioni.

Cimatura standard

La cimatura è una tecnica di potatura che serve a moltiplicare il numero di cime apicali prodotte dalla pianta. La teoria segue, a grandi linee, le stesse modalità della potatura di riforma, asportando l'ultima porzione apicale della pianta dopo la terza o quarta settimana di crescita vegetativa. In questo modo la pianta sarà costretta a riprendere la propria crescita sviluppando due nuove ramificazioni, che assumeranno l'aspetto di una "V". Alcuni coltivatori cimano le piante di Cannabis per costringerle a sviluppare oltre 6 cime apicali! Anche se questa possibilità potrebbe risultare molto attraente per quasi tutti i coltivatori, bisogna sempre considerare che il successo di questa tecnica dipende soprattutto dalla genetica della varietà coltivata.

Ma come può questo limite genetico essere responsabile della ridotta crescita di eventuali ramificazioni multiple? Ebbene, esattamente come ogni pianta di Cannabis ha scritto nel proprio DNA quante ramificazioni è in grado di sviluppare, anche la capacità di sviluppo di queste ultime dipende dalla sua genetica. Inoltre, anche le rese produttive sono strettamente legate alla genetica ed hanno un tetto oltre il quale non si può andare. Ciò significa che esistono varietà potenzialmente capaci di produrre cime secondarie compatte e grandi quasi come quella principale, consentendo di ottenere raccolti più abbondanti; invece, altre varietà tendono a rispondere alla potatura sviluppando cime secondarie di ridotte dimensioni che arrivano ad eguagliare il peso che avrebbe prodotto un'unica cima principale. In questo ultimo caso ci troviamo di fronte ad un limite genetico, responsabile della invariata resa finale. Per quanto si cerchi di spingere una pianta di marijuana a produrre oltre le sue possibilità, sarà sempre la sua genetica a decidere a priori quale sarà la sua potenziale resa massima.

Non lasciatevi però dissuadere da queste parole! Alcune varietà di Cannabis sono incapaci di raggiungere il loro massimo potenziale di resa. Per cui, cimando le parti apicali, si avrà comunque la possibilità di ottenere un raccolto superiore a quello ricavabile dalla stessa pianta non potata. Un ottimo esempio per chiarire questo concetto è la varietà Blueberry. Si tratta infatti di una genetica che non riesce a raggiungere il suo massimo potenziale produttivo senza essere sottoposta alla cimatura. Alcune varietà di Cannabis sono composte da genetiche incapaci di offrire raccolti abbondanti, ma grazie alla cimatura possiamo spingere queste piante a produrre due grandi cime invece di una sola.

La cimatura FIM

La cimatura FIM può essere adottata per stimolare la pianta a produrre più cime. Per realizzare correttamente questa tecnica, bisogna osservare attentamente le giovani foglioline della parte apicale delle piante, nella terza o quarta settimana di crescita vegetativa. Dovreste notare alcune giovani foglie intente a proseguire la crescita verticale. Aiutandovi con un tagliaunghie, asportate circa i 3/4 di questo getto apicale. Questo taglio parziale dovrebbe spingere la pianta a produrre più cime apicali (fino ad 8, nella maggior parte dei casi).

La sigla FIM sta per "Fuck I Missed", un'ipotetica imprecazione detta da un coltivatore di Cannabis che, accidentalmente, si sbagliò a realizzare una normale cimatura e non tagliò completamente la cima apicale per stimolare solo i due getti laterali. Siamo sicuri che, chiunque fosse, sarà rimasto piacevolmente sorpreso dei risultati ottenuti.

Super cropping

Il Super cropping è una variante della cimatura, un'ulteriore tecnica per stimolare le piante di Cannabis a produrre più cime apicali. Si tratta di prendere un ramo apicale e "pizzicarlo" delicatamente tra il pollice e l'indice, in modo da spingere la pianta a produrre più ramificazioni all'altezza della zona pizzicata e, così, ottenere più cime.

Si tratta di una tecnica che può presentare alcune difficoltà. Prima di tutto, quando si schiaccia tra le dita una porzione di ramo si può rischiare di tagliarlo di netto, soprattutto se questo è piuttosto giovane e tenero. Invece, in altri casi, potreste trovarvi con rami piuttosto resistenti e difficili da pizzicare. Ciò dipende esclusivamente dalla porzione di ramo che state cercando di schiacciare e solo l'esperienza riuscirà a farvi capire quale si presta meglio a questa tecnica di potatura.

Il Super cropping si dovrebbe realizzare quando la pianta si trova nella sua seconda o terza settimana di crescita vegetativa. Tuttavia, le piante di Cannabis rispondono altrettanto bene quando vengono sottoposte al Super cropping in età più adulta (dopo circa 4 o 6 settimane di crescita vegetativa). Per quanto possa sembrare un periodo di tempo fin troppo lungo, bisogna considerare che una pianta più adulta presenterà anche più internodi, da cui potranno svilupparsi nuovi getti e, quindi, nuove cime apicali. In questo caso, dovrete essere pazienti ed aspettare.

Qualche consiglio in più

Se siete intenzionati a potare le vostre piante di marijuana, dovete ricordare che non importa quale metodo adotterete, sarà sempre la genetica della varietà da voi coltivata a decidere quale sarà la resa massima che potrete raggiungere. È per questo che vi consigliamo vivamente di procedere alla potatura solo di uno o due esemplari di una varietà, se non ne conoscete la risposta genetica. In questo modo avrete la possibilità di osservare il comportamento della pianta e prevedere un eventuale rischio, senza dover inutilmente danneggiare l'intero raccolto. Una volta che avrete visto che una nuova varietà risponde bene alla potatura, allora saprete che quella determinata genetica si presta a questo tipo di tecnica e, quindi, si potrà procedere alla cimatura di tutte le piante di una successiva piantagione. Solo la pratica vi aiuterà a perfezionarvi.

Inoltre, mentre la maggior parte delle cimature/potature devono essere realizzate nella terza o quarta settimana di crescita vegetativa, altri metodi di potatura possono essere applicati più avanti. L'importante è che non realizziate mai una potatura o una cimatura quando la pianta è già entrata in fase di fioritura, dato che il taglio devierà la sua energia verso lo sviluppo di nuovi getti laterali e non alla formazione di cime.